Il 30 aprile 2021 sono stati presentati i Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza a Bruxelles: l’Italia non è l’unica ad avere rispettato le scadenze, anche Francia, Spagna e Germania sono nei tempi.
Fin dal principio, l’Unione Europea ha posto la transizione ecologica al centro del progetto NextGeneration Eu per favorire la ripresa economica e sociale dopo la pandemia, ma come si stanno comportando i diversi Stati rispetto a questo tema?
Il PNRR francese e il PNRR tedesco
Francia e Germania hanno presentato i propri PNRR in una conferenza congiunta tenuta dal ministro dell’economia francese Le Maire e dal ministro delle finanze tedesco Scholz: questa decisione, spiegano, è stata dettata dalla loro intensa collaborazione fin dall’inizio della crisi. Durante la conferenza i due ministri hanno sottolineato la volontà non solo di tornare a una situazione pre-crisi, ma di ottenere economie più forti e tecnologiche in grado di combattere il cambiamento climatico.
L’Hexagone, così viene chiamata la Francia continentale metropolitana, intende realizzare la ripresa economica attraverso “France Relance“, una strategia da 100 miliardi di investimento di cui 40 derivanti dal fondo di Ripresa dell’Unione Europea. Questa si basa su tre assi principali: ecologia, competitività e coesione sociale e territoriale.
Alla linea d’azione della transizione verde, la Francia destina il 50% del proprio budget europeo con l’obiettivo di “ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990“. All’interno del programma, particolare attenzione viene dedicata al piano “MaPrimeRenov“ per il rinnovamento energetico delle abitazioni; anche lo sviluppo dell’idrogeno “decarbonizzato“, l’aeronautica verde e la protezione della biodiversità e del suolo sono temi centrali nel progetto di ripresa. Inoltre, ingenti risorse sono destinate alla transizione agricola e all’economia circolare.
Minore, seppur alta, è la percentuale di risorse destinata all’attenzione climatica da parte della Germania, che dedica al tema il 40% del budget totale. Lo stato tedesco ha la possibilità di ricevere in totale fino a 25,6 miliardi di euro in prestiti europei; di questi 11,5 miliardi sono impiegati in ambito green per aiutare le aziende a utilizzare l’idrogeno come fonte di energia, per migliorare l’efficienza energetica degli edifici attraverso la ristrutturazione e per incentivare gli acquisti di auto, autobus e treni elettrici: in questa somma sono compresi 800 milioni destinati allo sviluppo e ricerca in tema di mobilità elettrica.
Il PNRR spagnolo
Nei giorni scorsi il Governo spagnolo ha approvato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Lo Stato della Penisola Iberica si appresta a ricevere un finanziamento europeo di 140 miliardi di euro in 6 anni, metà dei quali concessi tramite sussidi da non restituire. La Spagna è il secondo Paese, dopo l’Italia, a trarre maggior beneficio da Bruxelles in termini di risorse: insieme i due Paesi hanno il sostegno di più del 50% dei fondi del NGEU.
Il piano spagnolo prevede 20 diversi programmi: fra questi, uno dei principali è senz’altro la transizione economica green cui viene dedicato il 40% degli investimenti. Questo tema trova i suoi primi interventi nella decarbonizzazione, nell’elettrificazione attraverso la promozione di veicoli elettrici, che gode nello specifico di 13,2 miliardi di euro, e nell’utilizzo sempre più frequente di energie rinnovabili.
Il PNRR italiano
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza italiano prevede investimenti per 191,1 miliardi di euro, di cui più del 35% è composto da sovvenzioni a fondo perduto. Nel testo definitivo l’Italia ha individuato 6 missioni, la più importante delle quali, in termini di risorse europee, è la rivoluzione verde e la transizione ecologica: a questa viene destinato il 40% del budget complessivo del Piano con lo scopo di intensificare lo sforzo italiano a raggiungere gli obiettivi del Green Deal Europeo. Questi fondi vengono suddivisi fra interventi a favore dell’economia circolare, dell’efficienza energetica degli edifici pubblici e privati, dell’agricoltura sostenibile, di una migliore gestione dei rifiuti, della mobilità sostenibile e della gestione efficiente e sostenibile delle risorse idriche.
La transizione ecologica è al centro
Nella conferenza del 28 Aprile, in cui hanno partecipato congiuntamente i ministri di Italia, Francia, Germania e Spagna, è stata sottolineata l’importanza della solidarietà e della collaborazione dei Paesi membri per risollevarsi dalla crisi portata dalla Pandemia di Covid-19, ma anche per evitare che ciò che è successo possa riaccadere in futuro. Obiettivo comune è creare un’Europa digitalizzata, più resiliente, sostenibile e con un impatto climatico pari a zero.
Fonti: https://www.economie.gouv.fr/files/files/directions_services/plan-de-relance/PNRR%20Francais.pdf
di Simona Romerio – Responsabile comunicazione marketing presso ECODYGER srl Società Benefit