Valutazione del ciclo di vita della gestione dei rifiuti organici con e senza l’intervento di Ecodyger
Il 24/07/2020 Valentina Castellani, sustainability consultant, ha realizzato per Ecodyger uno studio sulla valutazione del ciclo di vita della gestione dei rifiuti organici con e senza l’intervento di Ecodyger.
Lo studio Life Cycle Assessment (LCA) ha l’obiettivo di confrontare gli impatti ambientali generati dalla gestione di 1 kg di rifiuto organico in due scenari. Il primo scenario (baseline) rappresenta la situazione media italiana per quanto riguarda la gestione del rifiuto organico, ed è modellizzato a partire dai dati presenti nel più recente rapporto sui rifiuti urbani pubblicato da ISPRA (dati 2018). Lo scenario alternativo (scenario Ecodyger) rappresenta la gestione del rifiuto organico con l’inserimento di un pre-trattamento tramite Ecodyger, che permette di estrarre la maggior parte dell’acqua presente nel rifiuto e, quindi, di ridurne il volume ed il livello di umidità .
L’output del trattamento con Ecodyger consiste quindi in un refluo liquido (smaltito in fognatura senza necessità di ulteriori trattamenti) e in un residuo solido con basso contenuto di umidità (circa 5%) e peso e volume corrispondenti al 20% del peso e del volume del rifiuto organico trattato.
Le fasi della gestione del rifiuto considerate nei due scenari sono le seguenti:
- Pre-trattamento (solo per lo scenario Ecodyger): pre-trattamento del rifiuto organico tramite Ecodyger. Nello scenario Ecodyger sono considerati il consumo di elettricità necessario per il funzionamento della macchina, ed il trattamento dell’acqua estratta tramite scarico nel servizio fognario municipale.
- Â Raccolta del rifiuto (ipotizzata una raccolta porta-a-porta) e trasporto al centro di selezione/smistamento rifiuti municipale.
- Trasporto del rifiuto al centro di trattamento o valorizzazione (comprende una quota di rifiuti trattati all’interno della regione in cui sono stati generati, e una quota di rifiuti che viene inviata a trattamento in altre regioni).
- Processo di trattamento del rifiuto (comprende il compostaggio, la digestione anaerobica, l’incenerimento ed il conferimento in discarica, con quote proporzionali a quanto indicato nel rapporto rifiuti urbani 2019 pubblicato da ISPRA).
Le principali differenze tra i due scenari considerati sono:
- I consumi relativi al pre-trattamento, inclusi nello scenario Ecodyger (consumo di elettricità e trattamento acque reflue).
- La quantità di rifiuto raccolto, trasportato e trattato: 1 kg di rifiuto organico nello scenario base e 0,2 kg di residuo solido nello scenario Ecodyger.
- Le emissioni generate dal conferimento in discarica del rifiuto organico e del residuo solido, calcolate considerando una degradabilità del 75% in 100 anni per il rifiuto organico e del 20% per il residuo solido (che ha un contenuto di umidità inferiore).
L’unità di riferimento considerata per il confronto è la gestione di 1 kg di rifiuto organico.
Il confronto tra i due scenari considerati ha evidenziato che l’utilizzo di Ecodyger permette di ridurre l’impatto sul cambiamento climatico, l’emissione di particolato atmosferico e l’eutrofizzazione delle acque marine, rispetto allo scenario medio di gestione del rifiuto organico in Italia…
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