Per noi oggi è il giorno di San Patrizio, ma per il pianeta oggi non è il 17 Marzo 2021: è il 22 Ottobre 2033.
Sono passati 541 anni e 10 giorni dalla scoperta delle Americhe, perlomeno sulla base di un calcolo partito nel 1969.
Perchà© il pianeta sta invecchiano più in fretta di noi?
Per le risorse che consumiamo, ecco perchà©. In 50 anni abbiamo utilizzato risorse come se avessimo vissuto più di 62 anni.
I giorni in cui il nostro pianeta era in rosso di risorse, a partire dal 1971, sono stati più di 4600: 12 anni e 7 mesi!
Quanti pianeti Terra abbiamo a disposizione?
“Creare un mondo dove l’umanità possa vivere in condizioni di benessere con i mezzi offerti da un solo pianeta Terra“. Questo è l’obiettivo del Global Footprint Network, un’organizzazione internazionale no-profit nata per promuovere tecniche di sviluppo sostenibile.
Ma perchà© sottolineano “un solo“ pianeta? È ovvio che abbiamo a disposizione una sola Terra.
È vero, è ovvio. Eppure negli ultimi 50 anni, l’umanità ha ignorato questa realtà e ha chiuso gli occhi davanti a questo limite. Ha consumato, e poi consumato, e ancora consumato.
A partire dagli anni Settanta, abbiamo utilizzato le risorse più velocemente di quanto la Terra fosse in grado di generarne.
È come se, negli ultimi 50 anni, fossimo stati costantemente in debito con il nostro Pianeta. La cosa peggiore però è che oltre a non essersi mai risanato, ogni anno questo deficit si è incrementato. Noi oggi mettiamo la testa sotto la sabbia, ma le future generazioni prima o poi dovranno pagarlo.
Per aumentare la nostra consapevolezza, il Global Footprint Network ha creato diversi campanelli d’allarme, fra i quali c’è l’Earth Overshoot Day.
Cos’è l’Earth Overshoot Day?
L’Earth Overshoot Day (giorno di superamento) è il giorno dell’anno in cui vengono esaurite le risorse rinnovabili che la Terra è in grado di generare in 12 mesi.
Fino a questa data l’uomo consuma le risorse generate in quell’anno, ma dopo? Da quel momento in poi agiamo in “Overshoot“: riduciamo le scorte del Pianeta e accumuliamo anidride carbonica nell’atmosfera. Dal giorno di superamento al 31 dicembre l’umanità per sopravvivere attinge a suolo, foreste, riserve ittiche ed energetiche che gli ecosistemi non sono in grado di rinnovare con facilità .
La data di Overshoot varia da un anno all’altro in base alla nostra capacità di razionare il consumo di risorse.
Nel 1961 non esisteva un giorno di superamento, perchà© l’umanità utilizzava solo il 73% della biocapacità annuale della Terra. Nel 1971, per la prima volta, abbiamo consumato più velocemente di quanto il nostro Pianeta producesse e abbiamo finito le risorse il 21 dicembre. A partire da quella data, l’Overshoot day si è sempre più avvicinato ai primi mesi dell’anno (a parte rare eccezioni).
Nel 2020 l’Overshoot Day è stato il 22 agosto.
“Così presto?“. In realtà la domanda che dovremmo porci è “così tardi?“. Proprio così.
Il 2020 è stato un’eccezione se consideriamo che nel 2019 questa data era il 29 luglio. La pandemia di Covid-19 ha causato uno stop mondiale che ci ha permesso di ridurre il nostro impatto sul pianeta e di far indietreggiare il giorno di superamento di quasi 15 anni. Ma a quale prezzo?

Il grafico mostra il fortissimo calo che il consumo mondiale di prodotti petroliferi ha subito a partire dai mesi iniziali del 2020 (Il Sole 24 Ore).
Questo slittamento è stato permesso dalla riduzione delle emissioni di CO2 da combustibili fossili per il brusco rallentamento dei consumi mondiali. I gas serra, che costituiscono il 60% dell’impatto collettivo sul nostro Pianeta, sono diminuiti del 15%.
C’è stata un’inversione di tendenza, tutt’altro che volontaria e le stime di ripresa danno l’idea che si sia trattato di un evento estemporaneo. Non è una minaccia che ci può permettere di raggiungere risultati duraturi, ma una nuova consapevolezza: “La vera sostenibilità può essere raggiunta solamente tramite l’ingegno e la programmazione, non il disastro“.
Nel 2020 l’uomo ha consumato risorse come se avesse a disposizione 1,6 pianeti Terra: ha utilizzato il 160% della biocapacità terrestre annuale. Le stime dicono che entro il 2050 questo dato arriverà al 200%.
Ma tutto questo può cambiare: se riuscissimo a ritardare l’Overshoot Day di 5 giorni all’anno, entro il 2050 questo indicatore non esisterebbe più.
Ecodyger è Società Benefit
Per questo è nata Ecodyger: perchà© vogliamo fare la differenza per noi, ma anche per la prossima generazione.
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di Simona Romerio – Responsabile comunicazione marketing presso ECODYGER Srl Società Benefit