Dove si producono più rifiuti?

Fra le mura di casa sapete qual è il luogo dove si producono più rifiuti? Esatto, bravi la cucina. Lo stesso discorso vale per le attività  commerciali quali ristoranti, bar, hotel e via discorrendo.

E’ questo il luogo, dove possiamo e dobbiamo fare del nostro meglio per diminuire sensibilmente peso e volume del bidone dei rifiuti. O meglio, peso e volume degli scarti prima che questi divengano rifiuti una volta avviati alla raccolta.

Che il tema sia di grande interesse ed importanza lo dimostra il fatto che per la recente Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti 2014 il tema principale era legato allo spreco di cibo.

Impatto ambientale

Rispetto al semplice valore monetario che può rappresentare, lo spreco legato ai rifiuti in cucina presenta conseguenze molto rilevanti e di grande impatto. Occorre prendere in considerazione i diversi impatti ambientali che si vengono a creare, come il grande volume che occupano, gli odori sgradevoli che emanano e l’enorme contributo negativo che portano sia all’inquinamento che ai cambiamenti climatici. Parliamo, per intenderci dello spreco di energia, di acqua, di carburante e di tutte le risorse utilizzate per il loro corretto smaltimento.

Qui di seguito troverete alcuni preziosi consigli su come ridurre i rifiuti in cucina con una semplice e più accorta attenzione nel corso delle normali attività  quotidiane.

1. No imballi degli alimenti ingombranti

Quando facciamo la spesa, evitiamo di scegliere prodotti in confezioni troppo ingombranti, composte da un numero considerevole di scatole, sacchetti e pellicole di plastica. E’ buona regola non scegliere ciò che non si può riutilizzare e portare sempre con sà© shopper e scatoloni riutilizzabili.  

Tutto questo ridurrà  enormemente in termini di volume e di peso il “rifiuto“ per la vostra pattumiera e la successiva raccolta differenziata.

2. Pianificare il menù della settimana

E’ buona abitudine cercare di quantificare gli alimenti freschi che si possono consumare nella settimana a venire prima di andare a fare la spesa. Una spesa accorta e responsabile aiuta il vostro portafoglio e la diminizione degli sprechi legati a prodotti scaduti.

3. Cucinare alimenti freschi

In questo caso, ove avanzasse del cibo, sarà  più semplice conservarli in frigorifero o congelarli per un consumo successivo nelle sere in cui sarà  poco il tempo e la vena culinaria. Acquistiamo frutta e verdure fresche anzichà© surgelate o preconfezionate.

4. No cibi trattati e già  pronti

Acquistiamo carne, pollame, pesce fresco e alimenti solidi come legumi, riso e pasta.

5. Comprare carne e formaggio freschi

Comperiamo tagli freschi di carni e formaggi nelle macellerie e rosticcerie piuttosto che quelli confezionati in pellicole di plastica.

6. Ri-cucinare gli avanzi

Se non sappiamo cucinare una parte di un prodotto, non vuol dire che con esso non si possano realizzare splendidi manicaretti. Avete mai sentito parlare di cucina degli avanzi? Esistono oggi sfiziose ricette in materia, dalla famosa frittata di pasta alla lasagna con verdure fino alle crostate con frutta molto matura. Occhio a questo tipo di spreco, è uno dei più frequenti e difficili da evitare se manca una buona dose di volontà .

7. Compostare tutto quello che non riutilizzi

Tutti scarti di cucina e le potature delle vostre piante, possono tornare ad avere nuova vita sotto forma di un terriccio dall’alto potere fertilizzante: il compost. Nel caso abbiate un giardino o un ampio e fiorito terrazzo, potreste organizzare una compostiera, anche fai da te.

8. Coltivare direttamente frutta e verdura

In giardino o anche semplicemente sul balcone. Sempre più persone decidono di dedicarsi alla cura di un orto personale; seminare, piantumare, veder germogliare e portare in tavola qualche cosa che viene direttamente dal nostro “giardino domestico“ è una grande soddisfazione e piacere del palato.

9. Non comprare acqua commerciale

Beviamo l’acqua del rubinetto di casa oppure acquistiamo acqua in bottiglie di vetro o meglio ancora iniziamo ad utilizzare i distributori di acqua comunali che ormai iniziano essere presenti in modo capillare in tutto il territorio e garantiscono una qualità dell’acqua sempre buona e monitorata da analisi periodiche.

In tanti comuni il servizio è addirittura gratuito o si parla di soli 5 centesimi di Euro per litro d’acqua potendo fra l’altro scegliere fra naturale e gassata. Basta solo la volontà  di recarsi settimanalmente presso i distributori portando con se le bottiglie di vetro e far si che questa diventi una buona abitudine.

10. Attenzione al killer, l’olio

Un solo litro di olio versato nel lavandino rende non potabile fino ad un milione di litri d’acqua. Se, al contrario, viene correttamente recuperato in bottiglie di vetro o negli appositi contenitori reperibili sul mercato e conferito nei centri di raccolta comunali potrà  addirittura essere rigenerato.

E se volete eliminare tutti i vostri rifiuti organici che producete trasformandoli in un fertilizzante naturale al 100%… allora c’è ECODYGER.